"La Monacella della fontana" di Mulè
in scena il 28-29 marzo

Il contralto Chiara Mogini

 

Alessandro Bonato dirige La Monacella della fontana di Giuseppe Mulè,
il 28-29 marzo, per la Stagione concertistica 2024-2025

Venerdì 28 marzo alle 20.30 (turno A) e sabato 29 marzo alle 19 (turno B) è in programma il nono appuntamento della Stagione concertistica 2024-2025 del Teatro Lirico di Cagliari che prevede l'importante debutto a Cagliari di Alessandro Bonato (Verona, 1995), giovane direttore dal curriculum già denso di prestigiose collaborazioni internazionali (Musikverein di Vienna in primis) che, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico, dirige, in forma di concerto, La Monacella della fontana, raro atto unico composto da Giuseppe Mulè nel 1920 ed eseguito, per la prima volta, al Teatro Verdi di Trieste il 17 febbraio 1923.

Nel ruolo di solisti si esibiscono: Chiara Mogini (La Monacella, contralto), Renata Campanella (Marù, soprano), Pavel Kolgatin (Pedru, tenore), Barbara Crisponi (La madre, soprano). Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.

A Cagliari l'unica edizione dell'opera risale al 2 marzo 1934 al Teatro Civico, con Licia Albanese, stella del Metropolitan di New York, eccellente protagonista nel ruolo di Marù, insieme a Olga Jacchia (La Monacella), Arturo Ferrara (Pedru), Caliari (La madre), mentre il direttore è Tullio Berrettoni. L'esecuzione, in forma scenica, è abbinata con Cavalleria rusticana di Mascagni.

La Monacella della fontana, nella credenza popolare siciliana, è una figura soprannaturale e la leggenda della sua esistenza era un tempo diffusa in gran parte dell'Isola, ma soprattutto nella zona dei Monti Iblei (Chiaramonte, Modica). Ella sta a guardia dei tesori che giacciono lungo il corso dei fiumi e delle sorgenti. Infatti le fonti d'acqua hanno spesso grande fama per presunte proprietà taumaturgiche o propiziatorie e sono abitate, secondo credenze o tradizioni centenarie, da esseri soprannaturali come le ninfe (divinità di tutte le acque correnti e di tutte le sorgenti) o come la Monacella che si presenta nelle sembianze di una fanciulla, sempre molto pallida.
Questa strana creatura porta il soggolo (striscia di tela che avvolge il collo e fascia il viso, ricongiungendosi sulla sommità del capo) come le monache e indossa tre vesti: una tutta nera che è la più corta, sovrapposta sia alla seconda che è color turchese che alla terza, di colore giallo che è la più lunga. La Monacella appare sempre in compagnia di un cane, portando in dono un canestro colmo di fiori e monete d'oro. Si manifesta tre volte all'anno, in tre martedì successivi di giugno e si dilegua tuffandosi nella fontana, dove si discioglie nell'acqua. La Monacella offre danaro alle persone che incontra, ma in cambio pretende che essi si immergano insieme a lei nella sorgente. Non sparisce se ci segna con la croce (prova evidente che non appartiene alla classe dei demoni) ma non ama medaglie benedette, rosari o immagini sante.
Questa inquietante leggenda siciliana ha quindi ispirato Giuseppe Mulè (Termini Imerese, 1885 - Roma, 1951) nel comporre appunto La Monacella della fontana. L'opera musicale è ambientata nella campagna assolata e riarsa dal sole di Monreale, dove il popolo soffre la siccità e la carestia e dove sboccia l'amore tra Marù (soprano) e Pedru (tenore). La Monacella (contralto), nel corso del rito per la Madonna del Carmine, compirà il miracolo di far crescere le messi.
Nel 1922 la Commissione nominata dal Ministero della Pubblica Istruzione, composta da Francesco Cilea, Pietro Mascagni, Giacomo Puccini e Nicola d'Atri, assegnò per La Monacella della fontana a Giuseppe Mulè il premio di Lire 25.000 (pari a € 25.000 di oggi) Il musicista acquistò in seguito una villetta a Fregene in una strada che oggi si chiama proprio "Via della Monacella".

Questa in breve la trama dell'opera. Nelle campagne attorno a Monreale i contadini sono intenti a mietere il grano. Il raccolto è misero a causa della siccità che flagella la regione. Le loro preghiere si levano al cielo e, a esaudirle, sembra giungere una Monacella che esce dalla fontana. La prima in cui s'imbatte è la giovane Marù che canta della sua storia d'amore. Diffidente, quella rifiuta le monete d'oro che la Monacella le offre, così come la prospettiva di seguirla nelle cavità del monte per ricevere smisurate ricchezze con le quali potersi sposare. All'approssimarsi di Pedru, fidanzato di Marù, lo spirito scompare, rinnovando la promessa di ricchezza. Il giovane trova così l'amata in uno stato catatonico che dichiara di aver visto la Monacella della fonte prometterle una smisurata ricchezza. All'invocazione d'aiuto, accorrono la madre di Marù e gli altri contadini. La ragazza afferma che il suo racconto è vero. La madre e Pedru cercano di farla ragionare, ma la folla, agognante un miglioramento delle condizioni di vita, la trascina via per abbigliarla decorosamente e trasportarla in processione fino alla fontana. La madre della ragazza si dispera, mentre Pedru promette di salvarla, in particolare dopo aver ascoltato il canto della Monacella che, ritornata, promette ricchezza ma anche morte con essa. All'arrivo del corteo, fa la sua apparizione la Monacella. Ma una forza misteriosa trattiene la ragazza: è il medaglione della Madonna che invano Pedru cerca di non farle togliere. Ma la massa è inarrestabile e così la ragazza segue infine lo spirito. Mentre lugubri rintocchi di campana si susseguono, la fontana sprofonda e grano e papaveri riempiono i campi. La folla grida al miracolo e alla santità di Marù.

Lo spettacolo ha una durata complessiva di 70 minuti circa e non prevede l'intervallo.

I posti in teatro sono identificati, come sempre, per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.

È possibile acquistare da martedì 17 settembre 2024 i biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione concertistica; lo stesso servizio è disponibile anche online attraverso il circuito di prevendita www.vivaticket.it.

Prezzi biglietti: platea € 35 (settore giallo), € 30 (settore rosso), € 25 (settore blu); I loggia € 30 (settore giallo), € 25 (settore rosso), € 20 (settore blu); II loggia € 10 (settore unico).

Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull'acquisto di biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.

Venerdì 28 marzo alle 11 è prevista, come ormai consuetudine, l'Anteprima Giovani, aperta alle scuole che potranno assistere, dalla I loggia, alla prova generale del concerto serale. (prezzi: posto unico € 3; informazioni e prenotazioni: Servizio promozione culturale, telefono 0704082326; scuola@teatroliricodicagliari.it).

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell'inizio. È chiusa, invece, i giorni festivi e i lunedì successivi alle domeniche di spettacolo.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant'Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 - 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Servizio promozione culturale scuola@teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin.

La Direzione si riserva di apportare al programma le modifiche che si rendessero necessarie per esigenze tecniche o per cause di forza maggiore. Eventuali modifiche al cartellone saranno indicate nel sito internet del teatro www.teatroliricodicagliari.it.

Giovanni Andreoli - Maestro del coro 
Originario di Brescia, studia pianoforte, composizione, flauto, percussioni, musica corale e direzione di coro. Inizia molto giovane l'attività in teatro, dapprima come maestro suggeritore, poi come maestro di sala e quindi come responsabile della preparazione musicale delle compagnie di canto. Già maestro sostituto in importanti teatri italiani e festival lirici, tra cui Rossini Opera Festival di Pesaro, Maggio Musicale Fiorentino e Festival Puccini di Torre del Lago, è stato Maestro del coro in importanti istituzioni musicali italiane fra cui: Rai di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona. Durante la sua carriera collabora assiduamente con la Biennale Musica di Venezia, curando la preparazione di composizioni, presentate in prima mondiale, di autori contemporanei come Adriano Guarnieri, Luis De Pablo, Aldo Clementi, Giacomo Manzoni e Luigi Nono. Negli anni 1997-1998 viene invitato al Teatro Municipal de São Paulo (Brasile), dove dirige Messa dell'incoronazione di Mozart, Nelson Messe di Haydn e Petite Messe solennelle di Rossini; a Rejkjavik per dirigere L'elisir d'amore di Donizetti, al Festival di Orvieto con i complessi del Teatro La Fenice di Venezia per l'esecuzione della Via Crucis di Liszt e a Granada, sempre con La Fenice di Venezia, per Carmina Burana di Orff. È stato invitato, dal Festival Klangbogen Wien, a dirigere Otello di Rossini al Theater an der Wien con l'Orchestra Sinfonica di Varsavia. Dopo l'impegno come Maestro del coro alla Fenice di Venezia (1994-2001), è stato: Direttore artistico del Teatro Grande di Brescia (1994-2005); Maestro del coro al Teatro Carlo Felice di Genova (2001-2004); Maestro Titular del Coro al Teatro Nacional São Carlos di Lisbona (2004-2008); Direttore Principale della Orquestra Sinfonica da Op- Companhia Portuguesa de Opera (2004-2008); Maestro del coro alla Fondazione Arena di Verona (2010-2011); Maestro Titular del Coro al Teatro São Carlos di Lisbona (2011-luglio 2020).

Alessandro Bonato - Direttore
È il nuovo Direttore Principale dell'Orchestra Haydn a partire dalla Stagione 2025-2026. Si è imposto all'attenzione internazionale nel 2018, a 23 anni, conquistando il Terzo Premio alla Malko International Competition di Copenhagen. È stato il più giovane Direttore Principale dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana per il biennio 2021-2022. In Italia ha diretto: Orchestra della Toscana, Filarmonica della Scala, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, Orchestra del Teatro Massimo di Palermo; è regolarmente ospite di: I Pomeriggi Musicali, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra dell'Accademia della Scala che ha portato in tournée in Francia e in Armenia. Mentre all'estero è stato ospite di: Danish National Symphony Orchestra, Wiener Concert-Verein, Orchestra della Svizzera Italiana, CRR Symphony Orchestra di Istambul. Alessandro Bonato ha debuttato in Giappone nel gennaio 2023 alla guida dell'Ensemble Kanazawa accanto al giovane prodigio della tastiera Mao Fujita e, successivamente, della Tokyo Symphony Orchestra. Nel giugno 2024 ha debuttato al Teatro alla Scala in occasione del concerto finale dei corsi dell'Accademia della Scala, mentre nell'agosto 2024 ha diretto al Ravello Festival il tradizionale Concerto all'alba. Nel novembre 2024 si è presentato per la prima volta a Varsavia con la Filarmonica di Varsavia in Messa da Requiem di Verdi che aveva già diretto nell'estate 2023 nella Stagione estiva dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Alessandro Bonato frequenta il repertorio lirico sin dall'inizio della sua attività, quando ha portato il Rossini Opera Festival alla Royal Opera House di Muscat. Nell'estate 2022 ha debuttato al Macerata Opera Festival con una nuova produzione di Il Barbiere di Siviglia, mentre nell'autunno 2022 ha diretto per la prima volta nel Circuito Lirico Lombardo una felicissima edizione di Norma. Nell'estate 2023 debutta all'Arena di Verona con Il Barbiere di Siviglia che riprende a Trento nella Stagione lirica 2024-2025 dell'Orchestra Haydn. Nel dicembre 2024 è stato protagonista della ripresa della storica produzione di Otello con le scene di Mauro Carosi e i costumi di Odette Nicoletti all'Armenian National Opera, un evento che ha segnato l'inizio di una nuova era di relazioni internazionali per il teatro. Nell'estate 2025 debutterà al Maggio Musicale Fiorentino con una nuova produzione di L'elisir d'amore. Alessandro Bonato è impegnato nella divulgazione musicale sui social media, una pratica che ha sviluppato durante il lockdown e che è molto apprezzata per originalità e competenza. Nato a Verona, ha studiato violino e composizione oltre che direzione d'orchestra al Conservatorio della sua città con Piercarlo Orizio e si è perfezionato, sotto la guida di Donato Renzetti, frequentando i Corsi di Direzione d'Orchestra della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo.

Renata Campanella - Marù (soprano)
È stata protagonista in Tosca al Teatro Galli di Rimini e al Teatro Massimo Bellini di Catania, Elvira in Ernani e Nedda in Pagliacci al Teatro Lirico di Cagliari, Ines in La Favorita al Regio di Parma e al Municipale di Piacenza, Norma al Grande di Brescia e al Comunale di Ferrara, Abigaille in Nabucco ancora al Comunale di Ferrara in una produzione del Ravenna Festival e al Teatro Arcimboldi di Milano, Norma a Piacenza, Cio-Cio-San in Madama Butterfly al Japan Opera Festival. È stata protagonista in L'opera minima del compositore Joe Schittino in scena al Municipale di Piacenza. Nata a Catania, si è laureata in canto lirico al Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini" di Catania ed ha affiancato agli studi musicali il corso di laurea in Lettere Moderne.

Coro del Teatro Lirico di Cagliari
Protagonista di un'importante attività che, a partire dal dopoguerra, lo ha portato ad eseguire oltre cento titoli di lirica, si qualifica anche per la capacità di affrontare il repertorio sinfonico. Ha avuto tra i suoi direttori Bonaventura Somma, Roberto Benaglio, Giorgio Kirschner e, in anni recenti, è stato diretto dal 1997 al gennaio 2005 da Paolo Vero, dal giugno 2005 al dicembre 2007 da Andrea Faidutti, dal gennaio 2008 al dicembre 2011 da Fulvio Fogliazza, dal gennaio 2012 al novembre 2014 da Marco Faelli, dal dicembre 2014 al luglio 2017 da Gaetano Mastroiaco, dal settembre 2017 al settembre 2020 da Donato Sivo e dal settembre 2020 da Giovanni Andreoli. La disponibilità e la capacità di interpretare lavori di epoche e stili diversi in lingua originale sono caratteristiche che lo hanno reso tra le compagini più duttili ed apprezzate da direttori d'orchestra e registi. Il complesso ha avuto particolare cura per le opere di compositori del Novecento, tra cui Le Roi David di Honegger, Stabat Mater di Poulenc, Assassinio nella cattedrale di Pizzetti, Sinfonia di Salmi di Stravinskij, Coro di morti di Petrassi, La visita meravigliosa di Rota, Stabat Mater di Szymanowski. Tra le interpretazioni delle ultime stagioni hanno particolare rilievo il Te Deum di Berlioz con la direzione di Gabor Ötvös, la Seconda Sinfonia di Mahler con Alun Francis, il Requiem e la Messa dell'Incoronazione di Mozart con Ton Koopman, il Requiem di Cherubini diretto da Frans Brüggen, il Requiem tedesco di Brahms e La Creazione di Haydn con Gérard Korsten, la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo Matteo di Bach con Peter Schreier, le opere Sebastian, tratta da Le martyre de Saint-Sébastien di Debussy (prima produzione italiana), con la direzione di Georges Prêtre, Čerevički di Čajkovskij diretta da Gennadi Rozhdestvensky. Negli anni scorsi ha collaborato con registi quali Dario Fo, Beni Montresor, Stefano Vizioli, Lorenzo Mariani, Filippo Crivelli, Luca Ronconi, Hennings Brockhaus, Alberto Fassini, Denis Krief, José Carlos Plaza, Stephen Medcalf, Pier Luigi Pizzi, Graham Vick. Sotto la guida di Lorin Maazel ha eseguito con successo la Nona Sinfonia di Beethoven nel 1999, e l'anno successivo in un'apprezzata versione multimediale. Nel 2002 il Coro, insieme all'Orchestra del Teatro Lirico, ha rappresentato l'Italia nell'ambito della rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Particolarmente apprezzate sono state, inoltre, le esecuzioni della Liturgia di San Giovanni Crisostomo di Čajkovskij e il Vespro in memoria di S. Smolenskij di Rachmaninov. Nel giugno 2003 ha eseguito, con la New York Philharmonic diretta da Lorin Maazel, brani da Porgy and Bess di Gershwin. Per la casa discografica Dynamic ha inciso Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da "Musica e Dischi" quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da "Opéra International" col "Timbre de Platine" - gennaio 2001), Čerevički di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, la Passione secondo Giovanni di Bach, Euryanthe di Weber, Opričnik di Čajkovskij, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Die Vögel di Braunfels, Lucia di Lammermoor di Donizetti. È in preparazione l'edizione discografica di A Village Romeo and Juliet di Delius. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème (con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo), trasmessa in tutto il mondo, e, nel 2003, Don Pasquale (edito in dvd da Rai Trade).

Barbara Crisponi - La madre (soprano)
Diplomata in canto con il soprano Elisabetta Scano, ha seguito masterclass tenute dai soprani Giusy Devinu, Katia Ricciarelli, Montserrat Caballé e dal basso Riccardo Zanellato. Dal 2003 al 2008 è membro stabile del Coro Giovanile Italiano; nello stesso anno viene scelta per rappresentare l'Italia al Rugby World Choir in Australia, dove si esibisce come solista a Canberra, Melbourne e Sydney. Nel 2005 partecipa col quartetto vocale "Mizar" allo spettacolo Vaccària di Ruzante al Piccolo Teatro di Milano, diretto da Gianfranco De Bosio; nello stesso anno debutta il ruolo di Serpina in La serva padrona di Pergolesi e il ruolo di Fanny in Adelson e Salvini di Bellini. Nel 2013 il debutto solistico al Teatro Lirico di Cagliari, nel ruolo di Caterina, in L'amico Fritz di Mascagni. Successivamente è Pasca in La Jura di Gavino Gabriel e La giovane tessitrice in Kal'i-te di Enrico Travaglione, brano finalista al Concorso Internazionale di Composizione per la realizzazione di opere ispirate al romanzo Passavamo sulla terra leggeri di Sergio Atzeni. Nel 2016 è solista nel Ein Deutsches Requiem di Brahms, successivamente in Ein Sommernachtstraum di Mendelssohn e altre parti solistiche per il Teatro Lirico di Cagliari. Collabora, come Artista del Coro, oltre al Teatro Lirico di Cagliari, con Opèra de Dijon, Teatro Comunale di Bologna, Teatro dell'Opera di Roma, Teatro Comunale di Modena, Teatro Regio di Parma, Athestis Chorus, Coro del Teatro di Rovigo, Coro dell'As.Li.Co., Coro Filarmonico "Ruggero Maghini" e Orchestra Sinfonica Nazionale RAI di Torino, Reale Corte Armonica "Caterina Cornaro", La Stagione Armonica, Coro Lirico Amadeus, Ars Cantica, Accademia Corale del Festival del Tirolo, Coro del Friuli Venezia Giulia e Cappella Savaria, Ensemble "Alessandro Orologio", Venice Monteverdi Academy, Coro del Centro Universitario Musicale di Cagliari; con quest'ultimo ha collaborato dal 1993 come corista e maestro collaboratore, vince il Primo Premio nel 2007 al XXIV Concorso Polifonico Nazionale "Guido d'Arezzo", con l'Ensemble vocale "Epigramma '98" e con l'Ensemble vocale KOR, col quale vince il Premio come miglior ensemble vocale al Concorso Internazionale Gallus (Maribor, 2017) e Terzo Premio al Tampereen Säavel (Finlandia). Tra le incisioni effettuate si ricordano: Il campanello di Donizetti al Teatro Comunale di Cagliari, Vespri di Händel, il musical Pinocchio e Stradivari di Matteo Martis, la prima esecuzione nazionale del Requiem di Frigyes Hidas e il brano Vieni qui di Hardy Mertens.

Pavel Kolgatin - Pedru (tenore)
Inizia la carriera a 21 anni debuttando Tamino in Die Zauberflöte al Bolshoi, dove interpreta anche l'Innocente in Boris Godunov ed Elvino in La sonnambula. Segue il debutto all'Opera di Roma con Tamino in Die Zauberflöte, L'elisir d'amore e La Cenerentola. Si esibisce in molti festival quali: Moscow December Nights Festival, Festival de Colmar in Francia, Rheingau Musikfest, Oldenburger Promenade in Germania, Spivakov Festival a Mosca e, nel 2010, al Bad Worishofen Sommer Internationales Musikfestival viene designato "Best Young Artist". Appare in televisione in "Stars von Morgen" ospitato da Rolando Villazon e canta al "Claudio Abbado memorial concert" (2014) e all'Aids Gala per 3sat TV, Arte TV, ZDF2 e TV Russa. Canta alla Wiener Staatsoper ruoli quali: Conte Almaviva in Il Barbiere di Siviglia, Don Ottavio in Don Giovanni, L'Innocente in Boris Godunov, Ernesto in Don Pasquale, Brighella in Ariadne auf Naxos, Tenore italiano in Capriccio, Ferdinand in The Tempest. Debutta al Landestheater di Salzburg con Nemorino in L'elisir d'amore ed Elvino in La sonnambula. Collabora con direttori d'orchestra quali: Riccardo Muti, Marco Armiliato, Franz Welser Möst, Donato Renzetti, Vladimir Spivakov, Nikolay Nekrasov, Alexander Sladkovsky, Vasily Sinaisky, Christopher Moulds, Christophe Rousset, Louis Langrée. Nel 2019 debutta al Wigmore Hall con un recital di Canzoni russe con il pianista Burnside. Debutta al Teatro alla Scala con Brighella nella produzione di Frederick Wake-Walker di Ariadne auf Naxos e Ferrando in Così fan tutte diretto da Riccardo Muti, al San Carlo di Napoli, al Festival di Salisburgo in Die Liebe der Danae e con il Conte d'Almaviva in Il Barbiere di Siviglia alla Semperoper di Dresda. Canta alla Polish National Opera Don Narciso in Il Turco in Italia e Don Ramiro in La Cenerentola al Nationaltheater Mannheim e Theater Basel. Canta in Un equivoco stravagante al Rossini Opera Festival, Lensky in Evgenij Onegin e L'Innocente in Boris Godunov al New National Theatre Tokyo, Il Barbiere di Siviglia alla Wiener Staatsoper. Laureato all'Academy di Mozart ad Aix-en-Provence, vince concorsi quali: International Feodor Chaliapin Young Singers Competition (2010), National Competitions a Rjazan e Mosca (2005), Neue Stimmen (2009), primo premio all'Hariclea Darclée International Voice Competition di Brăila in Romania (2015). Nel 2019 il tenore viene riconosciuto, dal Ministro della Cultura Russa, quale rappresentante della Russia in Austria nel suo ruolo di solista alla Wiener Staatsoper.

Chiara Mogini - La Monacella (contralto)
Vincitrice del 69° Concorso Comunità Europea per giovani cantanti lirici "Adriano Belli" di Spoleto, si laurea in canto, con lode e menzione d'onore, al Conservatorio di Musica di Perugia. Si è perfezionata all'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e all'Accademia verdiana del Teatro Regio di Parma. È vincitrice di numerosi premi in concorsi lirici internazionali. Tra i vari impegni, si ricordano: Dorabella in Così fan tutte di Mozart e Amneris in Aida di Verdi per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; Zia Principessa in Suor Angelica di Puccini al Teatro Verdi di Salerno e al Teatro Comunale di Bologna; Azucena in Il Trovatore di Verdi ancora al Comunale di Bologna. Ha debuttato al Teatro Massimo Bellini di Catania nell'opera-oratorio Sub Tutela Dei, opera scritta in onore del giudice Rosario Livatino ucciso dalla mafia.

Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari
È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni, un fecondo rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin, Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana, Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella. Risalgono agli anni '50-'60 le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von Matacic, Claudio Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo, Nikita Magaloff, Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi ultimi anni l'Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav Rostropovich, Ton Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti come Martha Argerich, Aldo Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls Mørk, Sabine Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha ricoperto il ruolo di direttore musicale e ha, fra l'altro, diretto in prima esecuzione nazionale, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber e A Village Romeo and Juliet di Delius, mentre nella stagione 2007-2008 George Pehlivanian è stato direttore ospite principale. Negli ultimi anni l'Orchestra ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo nel 1999 una tournée in Europa ed eseguendo con successo una serie di concerti. Nel 2002 ha rappresentato l'Italia nella rassegna "Italienische Nacht", organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Nel 2005 ha suonato in un concerto in onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2010 ha partecipato al 98° Festival di Wiesbaden con Lucia di Lammermoor per la direzione di Stefano Ranzani e la regia di Denis Krief, riscuotendo un grande successo. Recentemente, nell'ambito di un progetto di internazionalizzazione del Teatro Lirico di Cagliari, realizzato e promosso in collaborazione con l'Unione Europea, il Governo Italiano e la Regione Sardegna, l'Orchestra è stata invitata dalla New York City Opera per l'esecuzione di La campana sommersa di Respighi, ricevendo il plauso del pubblico e della critica. Negli ultimi anni, anche nell'ambito della rassegna "Cinque passi nel Novecento", ha eseguito, in prima assoluta, composizioni per orchestra che il Teatro Lirico di Cagliari ha commissionato a compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro, Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele, Michele Dall'Ongaro, Filippo Del Corno, Vittorio Testa, Sergio Rendine, Orazio Sciortino. Per la casa discografica Dynamic ha inciso opere in prima esecuzione in Italia, quali: Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da "Musica e Dischi" quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da "Opéra International" col "Timbre de Platine" - gennaio 2001), Čerevički e Opričnik di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha inciso, inoltre, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, La Passione secondo Giovanni di Bach, La sonnambula di Bellini, I Shardana di Porrino per la Dynamic, Don Pasquale per Rai Trade e La leggenda della città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija di Rimskij-Korsakov per Naxos. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème trasmessa in tutto il mondo.

© Ufficio Stampa Teatro Lirico di Cagliari

 

 

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