"Cecilia" di Licinio Refice:
la trama dell'opera

Cecilia di Licinio Refice
photo Priamo Tolu
Teatro Lirico di Cagliari, 2022

 

Cecilia
azione sacra in tre episodi e quattro quadri
libretto Emidio Mucci
musica Licinio Refice

La trama

L'azione ha luogo in Roma.

L'annuncio
Un Angelo di Dio annuncia il risveglio della pura Cecilia, la cui immagine appare dietro il velario del mausoleo a lei dedicato.

I Episodio
Palazzo dei Valerii. I liberti parlano di Cecilia, la bella sposa di Valeriano. Uno schiavo afferma esser la donna cristiana, per questo tacciato di credulità e percosso. A interrompere le ciance della servitù, è il sopraggiungere di Tiburzio, fratello di Valeriano. In onore delle vittorie belliche di quest'ultimo, s'intonano canti che il sopraggiunto eroe fa cessare per dare inizio all'omaggio ai Lari, veri fautori dei suoi successi. Segue poi l'intonazione di un epitalamio e l'apparizione della bellissima Cecilia. Questa si unisce a Valeriano, scambiandosi con lui parole d'amore. Sono sposi, ma lei gli chiede di essere "casti amanti". Fremente di desiderio, Valeriano protesta, cercando di ghermirla nei pressi dell'altare. La ragazza invoca l'aiuto del Signore ("O Signore, serba intatto il mio corpo ed il mio core!") e viene salvata dalla comparsa di un Angelo.

II Episodio
In una catacomba, un neofita incontra gli altri cristiani, tra i quali una vecchia cieca ma, soprattutto, Cecilia e Valeriano. All'apparire del Vescovo Urbano, i fedeli gli si fanno incontro baciandogli la mano. Durante le citazioni dei passi biblici che quello recita, la vecchia cieca viene miracolata, riacquistando la vista proprio mentre appare la figura di San Paolo. Questi avanza verso Valeriano che, dapprima impassibile, infine s'inginocchia, toccato dalla fede. Chiede quindi perdono per i peccati del passato e di essere battezzato. Al termine della cerimonia, officiata dal Vescovo Urbano, i due mistici coniugi ricevono da un Angelo una corona di gigli e rose ciascuno, in un momento di gioia cui presto seguiranno i dolori del martirio.

III Episodio
I Quadro
Nel vestibolo del palazzo dei Valerii, Amachio, Prefetto di Roma, presiede il processo indetto contro Cecilia che siede quieta innanzi a lui, pronta a morire come già toccato in sorte a Valeriano e Tiburzio. Non rinnegando la propria fede, è così condannata al supplizio in un calidario. Invano le ancelle ne invocano la grazia.
II Quadro
Nel calidario, Cecilia inizia a intonare un canto, mentre dal cielo piovono petali di rosa. Furente, Amachio ordina ai soldati di ucciderla. Colpita da una spada, mentre i romani lasciano i locali, Cecilia viene soccorsa e circondata dalle ancelle. Entrano poi Urbano e i cristiani, ai quali lascia in eredità la casa. Cecilia muore infine levando un canto al Signore. Il suo corpo assurge in Paradiso, lodata dai cristiani.

 

© Ufficio Stampa Teatro Lirico di Cagliari

 

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